Lettori fissi

venerdì 15 marzo 2013





Chiesa Dell'Annunziata.
"La piccola chiesa dell'Annunziata,o dell'A.G.P.(Ave Grazia Plena),è situata in posizione decentrata rispetto all'abitato,nella parte orientale del paese,al di là dell'antico fossato;risale,con ogni probabilità,alla seconda metà del XV secolo.Essa costituisce una delle rare testimonianze di fabbrica religiosa,ancora esistente in Carinola,concepita e realizzata interamente in epoca rinascimentale.............L'edificio,con struttura portante in pietra di tufo e copertura a due falde con capriate in legno a vista,ripropone l' impianto ad aula,con un
 monumentale arco trionfale a sesto ribassato,sostenuto da pilastri polistili,conclusa con un 'abside quadrata coperta con volta a crociera:da quest'ultima,a destra,si accede alla sacrestia,coperta anch'essa con volta a crociera.Nelle parete laterali laterali dell'unica navata,si aprono pseudo-cappelle con archi ogivali poggianti su piedritti polistili,in cui i capitelli presentano motivi vegetali.Lungo il fianco sinistro,comunicante con la chiesa,si sviluppa un piccolo edificio,costruito presumibilmente sull'area di un preesistente ospedale ospedale ed oggi,adibito a sede della congregazione dell'Immacolata Concezione.Esso è formato da due ambienti:il primo coperto con volta a crociera,il secondo con volta a botte lunettata.La facciata che appare rimaneggiata rispetto al suo disegno originario,presenta un portale rinascimentale in pietra,sormontato da un arco a sesto rialzato,con lunetta affrescata del XV secolo;tale portale,a conferma dei successivi rimaneggiamenti,si presenta non in asse con il sovrastante rosone.A sinistra,un secondo portale,caratterizzato da un arco a sesto acuto,dà l'accesso ai due ambienti adibiti a sede della congregazione; mentre a destra,la facciata,è chiusa da un campanile maiolicato(la cui costruzione,probabilmente dopo il 1552,si deve a Luigi Carafa principe di Stigliano e feudatario della città),nonché da un piccolo ambiente che sporge dal campanile(i cui muri rimaneggiati fanno ipotizzare che sia stato all'origine una porta di accesso all'abitato poi ampliata per destinarla a cappella).All'interno della chiesa,nella parte absidale e lungo le pareti dell'unica navata,si trovano numerosi brani di affresco,risalenti,per lo più,al Cinquecento..........."(Carinola tra storia e immagini)

giovedì 7 marzo 2013

Mons.Francesco Macarone Palmieri

Mons.Macarone-Palmieri,l'unico vescovo che ha ricevuto l'Apparizione della Madonna Addolorata,nacque a Carinola il 09 Febbraio 1817.A 23 anni venne ordinato sacerdote e dopo un fecondo apostolato fu nominato parroco di Nocelleto e successivamente canonico penitenziere della ex cattedrale.

Dopo molti anni avendo svolto il suo ministero con impegno e zelo fu promosso arcidiacono,Capo dei canonici di Carinola.

Nominato vescovo coadiutore di Termoli,il 28 Febbraio 1879 fu trasferito nella città di Bojano dove si adoperò molto in virtù della sua preparazione intellettuale,dogmatica e morale per le vocazioni sacerdotali.
Per rendere più preparato il clero alla sua missione,nel 1881 istituì l'Opera Vocazioni Ecclesiastiche e diede notevole impulso al seminario;notevole fu anche la sua attenzione ai poveri e ai bisognosi della diocesi.
Durante il suo mandato di vescovo,il 22 Marzo 1888,si trovò coinvolto nell'Apparizione di Castelpetroso.
Il 26 Settembre 1888,personalmente,M.Macarone si reca sul posto e come si evince dalla relazione del 17 febbraio 1889 della Curia Arcivescovile di Campobasso,lui stesso attesta di aver visto per ben tre volte la Vergine Benedetta con sette spade nel petto e un velo trasparente sul capo.
Dopo il verificarsi delle prime apparizioni,il Vescovo stesso attesta la presenza di una fonte miracolosa che subito opera miracoli e guarigioni anche strepitose.La madonna si è servita dell'acqua di questa fonte per rivelare la sua mediazione potente di grazia,premiando la fede dei numerosi pellegrini con miracoli ottenuti bevendo l'acqua o applicandola sulle piaghe o sulle ferite.

Il vescovo subito viene informato della prima guarigione avvenuta ad un giovinetto affetto da tubercolosi ossea che,insieme al padre il conte Acquaderni da Bologna giunge a Castelpetroso spinto da una fede forte e profonda.Il giovane bevendo l'acqua della sorgente,viene miracolosamente guarito.Il conte entusiasta del miracolo subito aiutato e incoraggiato dal vescovo Macarone il 26 Settembre 1890 pose la prima pietra per la costruzione di un Santuario come inno di lode e ringraziamento a Dio e alla Vergine Benedetta.

Il vescovo Macarone non ha visto completato questo tempio,egli morì il 22 febbraio 1897.

mercoledì 6 marzo 2013

DATI DEMOGRAFICI

Dati Demografici -Comune di Carinola-Anno 2012

Nel nostro Comune,nel corso del 2012 sono nati 76 bambini ( 4 all'estero).
Sono morte 101 persone (2 detenuti).
Ci sono stati 75 matrimoni (16 sposi non residenti).

Il "saldo naturale" dato dalla differenza tra nati e morti risulta negativo,pari a -25 unità.

Carinola-Video

Anche se l'offerta turistica è spesso trascurata,il territorio non è valorizzato e spesso abbandonato,
i nostri luoghi sono di una bellezza tale da rapire l'animo del viaggiatore,che rimarrà piacevolmente 
sorpreso e affascinato dalle meraviglie artistiche.

La nostra vera speranza deve fondersi su qualcosa che solo noi possediamo: la storia,l'arte,
il paesaggio,i prodotti tipici. 

lunedì 4 marzo 2013

Cenni di Storia


"Situata in Provincia di Caserta alle radici del Monte Massico vicino al Falerno,in prossimità di Sessa,con fertile territorio e otto Casali di grandezza non inferiori alla città,che sorge a 74 metri sul livello del mare.Per la sua stessa configurazione geografica,che ne ha favorito l'insediamento in età medievale e delimitato poi lo sviluppo,questa cittadina della provincia di Terra di Lavoro ha mantenuto pressoché intatto,nonostante le smagliature prodotte dall'ultimo conflitto bellico,il suo tessuto planovolumetrico,organismo che si è venuto configurando sulla sommità dell'altura nettamente emergente dall'ampia distesa circostante in cui scorrono quasi tracciandone i confini,i rii Pozzano e Malerba.Tali condizioni naturali, ottime alla difesa,hanno favorito l'insediamento feudale del borgo,difeso da robusta murazione che in parte a scarpa ed in parte a strapiombo,presente su quasi tutti i versanti,configura oggi Carinola nei suoi immutati confini.Tale peculiarità di città fortificata,è riprodotta nella pianta del Rizzi Zannoni,redatta sullo scorcio del Settecento,in essa ammiriamo che il capoluogo emerge dal territorio pertinente suddiviso,all'ora,nei casali di:Casanova,Nocelleto,Falciano (successivamente staccatosi dal territorio ed attualmente Comune autonomo)Casale,Ventaroli,e dei villaggi di S.Donato,Santa Croce,S.Aniello,S.Ruosi e S.Bartolomeo.
Un indagine sulle preesistenze architettoniche e sul tessuto edilizio porta a riconoscere che la città si andò formando intorno al 1095 su preesistenti fabbriche religiose e successivamente,intorno al 1272, le mura della città furono riparate in tutte le loro parti,dagli uomini del luogo e dei casali,ed ulteriormente ampliate e rafforzate durante la dominazione della monarchia catalano-aragonese(di cui ancora oggi visibili reperti d'arte Catalana)come Palazzo Novelli e Palazzo Marzano.
La storia del territorio del Comune di Carinola ha comunque un percorso assai più lungo nel tempo,dato che probabilmente Foro Claudio(fondata da antichissime popolazioni osco-sabelliche)fu assoggettata dai romani già nel 340 a.C.e che la Tribù Falernina (che darà il nome all'Agro Falerno )fu istituita nell'anno di Roma 435(318 a.C.)" 

Architettura Catalana








L'architettura Catalana: rarissimi alcuni angoli del borgo e certi scorci degli splendidi palazzi Marzano e Petrucci del XV secolo.Difficile trovare altrove in Italia tali meraviglie artistiche,tali eleganze,tali raffinatezze,tale inventiva plastica nelle finestre,nei portali,negli scaloni.Sono queste le eredità più gradite della     dominazione della monarchia catalano-aragonese.Attualmente il Palazzo Petrucci è stato oggetto di una straordinaria opera di restauro e recupero funzionale con fondi CEE.

venerdì 1 marzo 2013

Il Castello

"Simbolo del potere politico che bilancia quello religioso,
il Castello è testimonianza imponente della dominazione
dei Normanni.La fortezza fu voluta fortemente da un
grande uomo di guerra,Riccardo Conte di Carinola,
quale però si dimostrò dotato di sorprendente buon
gusto,vista la cura architettonica con cui si costruisse
il suo palazzo(ottantadue stanze)accanto al "mastio"
che infatti non fortificò.Probabilmente,nonostante
si trattasse di una costruzione votata alla difesa,
si usarono le maestranze impiegate nella realizzazione






degli edifici religiosi,dotando il castello di notevole senso artistico."

Carinola

"Carinola,protetta in lontananza da una catena
di monti che digrada verso il mare,su cui
domina la vetta del Massico,a breve distanza
dal Convento di S.Francesco,che di lontano,
a chi entra nella città,sembra sovrastarla
a cavaliere su una collina amena,fra i boschi
di ulivi,è circondata da due ruscelli che 
scorrono fra ampi valli ricche di lussureggiante vegetazione"